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Da questa pagina è possibile scaricare software di ausilio al progettista. Pur avendo fatto il massimo per realizzare programmi perfettamente funzionanti non si fornisce garanzia circa l'accuratezza dei risultati.

Controllo della condensazione interstiziale di componenti edilizi opachi

Posted by Fulvio Re Cecconi on April 1st, 2010

Nell’aria che respiriamo è presente una certa quantità di acqua in forma di vapore. Il vapore contenuto in una determinata quantità di aria non può aumentare indefinitamente, esiste un limite oltre il quale qualsiasi aggiunta di vapore porta alla condensazione dello stesso sotto forma di acqua allo stato liquido. In questa condizione di equilibrio la miscela d’aria si definisce satura e la pressione di vapore corrispondente si definisce pressione di vapor saturo è funzione della temperatura secondo una curva esponenziale. Generalmente il vapore transita nelle pareti passando dall’interno, ambiente caldo e con produzione di vapore, all’esterno. Tuttavia, in particolari condizioni, il vapore può condensare o sulla superficie interna della parete (condensazione superficiale) o all’interno della stessa (condensazione interstiziale). L’insorgere di fenomeni di condensazione può portare addirittura all’impossibilità di utilizzare l’ambiente interno e comunque causa la crescita di funghi, il danneggiamento degli intonaci, la riduzione dell’isolamento termico. La valutazione del rischio di condensazione interstiziale dovuta alla diffusione del vapore acqueo può essere effettuata in vari modi, il più semplice consiste nel tracciare il diagramma di Glaser. Esso è un grafico in cui si rappresentano gli andamenti della pressione di vapore e della pressione di vapor saturo all’interno della parete. Il programma CarPar è un software per il calcolo e il disegno del diagramma di Glaser che utilizza lo stesso modello di calcolo adottato nella norma UNI 13788, pur non calcolando la quantità di vapor d’acqua che eventualmente condensa o di acqua che evapora in determinati periodi di tempo. Il programma, liberamente scaricabile e utilizzabile,funziona su qualsiasi computer su cui sia installato il Java Runtime Environment (si faccia riferimento al sito http://java.sun.com per la versione più recente del JRE da installare sul proprio computer)

Conversione del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale in metri cubi di metano

Posted by Fulvio Re Cecconi on June 1st, 2010

Il valore di Eph (fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale) che troviamo sui certificati energetici è legato in qualche modo al consumo di metano degli edifici certificati? Sappiamo che la certificazione energetica si basa su di un procedimento di calcolo standardizzato (si confronti la UNI TS 11300) e che in questo ci sono approssimazioni, tuttavia ci si chiede quanto queste approssimazioni allontanino il fabbisogno previsto da quello effettivamente rilevato. Per rispondere a questa domanda è possibile utilizzare l'applicazione che si trova in fondo al post, con essa è possibile convertire il valore di Eph del certificato (moltiplicato per la superficie netta, se di tratta di edifici residenziali) in metri cubi di metano consumati o viceversa . La conversione avviene considerando il potere calorifico inferiore del metano pari a 34,3 MJ/m3.


Caratteristiche termiche in regime dinammico

Posted by Fulvio Re Cecconi on April 1st, 2010

IL controllo delle prestazioni tecnologiche legate al comfort termico degli ambienti è oggigiorno spesso banalmente limitato alla verifica della termotrasmittanza dei componenti edilizi che racchiudono lo spazio costruito. Questo, soprattutto nel caso di forti sollecitazioni dinamiche, ad esempio in caso di grandi differenze di temperatura durante le 24 ore, non è ovviamente sufficiente a guidare la progettazione dell'organismo edilizio. La norma UNI ISO 13786 "Prestazione termica dei componenti per edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo" propone un metoro di calcolo per determinare la termotrasmittanza periodica dei componenti edilizi. Parametro che è anche sottoposto, in alcune regioni italiane, a limiti normativi (ad esempio in Regione lombardia il DGR VIII/8745 limita tale parametro). Il metodo di calcolo proposto nella norma si basa su una matrice di trasferimento che è una matrice quadrata di ordine 2 i cui termini sono numeri complessi e che lega temperatura e flusso termico su di un lato del componente con quelli sull’altro lato. Il calco di matrici complesse può essere noioso e si propone quindi l'utilizzo di un piccolo programma scritto dall'autore (Richiede l'installazione di Java per funzionare) che leggendo i dati da un foglio di calcolo Excel opportunamente preparato, si fa carico di tutta la matematica necessaria per arrivare ad un report conforme alla norma UNI ISO citata. Il programma può essere scaricato qui ed è fornito, ovviamente, gratuitamente e senza garanzie di funzionamento.